Nord Est 2012

Nord Est 2012

a cura di

pp. 400, 1° ed.
978-88-317-1255-2
Il Nord Est sta affrontando un duro passaggio di trasformazione, probabilmente il più complicato della sua storia recente. Pur nelle difficoltà delle situazioni, non mancano segnali positivi (o meno negativi) rispetto al resto dell'Italia, come le rilevazioni congiunturali mettono in evidenza. Grazie soprattutto alla sua proiezione sui mercati esteri, il sistema produttivo del territorio ha saputo agganciare la migliore dinamica della crescita internazionale. Il cammino, però, è ancora lungo e incerto. Proprio tale incertezza deve spingere a provare a immaginare una priorità delle iniziative utili per ripensare al Nord Est del futuro. Nella consapevolezza che i fattori propulsivi che hanno dato vita alla società e all'economia del territorio stanno esaurendo la loro forza propulsiva. Altri ne stanno emergendo, ma vanno velocemente individuati quelli che possono costituire una nuova potenzialità competitiva all'interno dello scenario internazionale. La prospettiva dell'area non si potrà giocare solo sul piano economico: una buona e innovativa struttura produttiva è la condizione necessaria, ma non sufficiente. I processi di innovazione non possono riguardare solo le imprese. Il futuro del Nord Est si giocherà nella capacità di rendere competitiva l'intera struttura degli attori locali, istituzionali, politici e sociali: costruire un sistema territoriale di area vasta, dove - in assenza di una città metropolitana - dovrà inventarsi la costruzione di una metropoli diffusa in grado di attrarre le risorse necessarie per uno sviluppo sostenibile e qualitativo. L'obiettivo, ambizioso, è far diventare il Nord Est un sistema della qualità totale.