Le Esposizioni Universali

Le Esposizioni Universali

I mestieri d'arte sulla scena del mondo (1851-2010)

pp. 332, 1° ed.
978-88-317-1257-6
La lunga, fantastica, spesso travagliata storia delle Esposizioni Universali si intreccia saldamente con l'evoluzione dei mestieri d'arte: dalla prima Expo, inaugurata a Londra nel 1851, alle avveniristiche architetture di Shanghai 2010, nei padiglioni delle Esposizioni si sono di volta in volta celebrati, proposti, trasformati, celati o riscoperti i grandi maestri, che con i loro progetti e le loro creazioni hanno rappresentato l'eccellenza delle nazioni. Frutto di un'indagine accurata sui documenti dell'epoca, sugli opuscoli, sulle pubblicazioni e sulle guide che hanno accompagnato ogni Expo, così come sui testi che ne hanno puntualmente commentato la storia e l'evoluzione anche in chiave istituzionale, Le Esposizioni Universali. I mestieri d'arte sulla scena del mondo (1851-2010) presenta un affresco storico che si dipinge sull'idea del progresso, del lavoro e della scoperta, e che mette in luce in maniera narrativamente efficace e coinvolgente i dialoghi, non sempre semplici ma certamente istruttivi, tra un artigianato d'arte e di scienza (ossia condotto con metodo sicuro e rigoroso) e l'espressività, l'unicità, la trasmissione di un valore artistico ed economico che diventa anche la bandiera politica di una supremazia nazionale. Paolo Colombo, coordinando l'équipe del Centro di ricerca "Arti e mestieri" dell'Università Cattolica, restituisce una visione delle Esposizioni Universali che non si limita a elencare luoghi o prodotti, ma che ricostruisce un contesto storico puntuale e ricco di riferimenti che entrano proprio nella logica istituzionale di ogni Expo, per rintracciarne, rivelarne e in molti casi riscoprirne le ragioni, i successi o gli ostacoli che ne hanno determinato il destino. Corredato da un'iconografia puntuale ed espressiva, frutto di un'attenta selezione e di precise scelte didascaliche, il libro riapre il dibattito sul ruolo delle Esposizioni Universali nella contemporanea società globalizzata; riporta con forza l'attenzione sul ruolo che i mestieri d'arte vi possono giocare, specialmente per un paese come l'Italia, dove simili attività tuttora rappresentano - da un punto di vista economico - un vantaggio competitivo; rileva alcune residualità fondamentali per capire come, e in che misura, l'Italia potrà raccogliere la sfida che porterà Milano a ospitare l'Expo del 2015 e quale funzione vi potranno rivestire i maestri d'arte con il loro portato di lavoro ed eccellenza, e con il loro profondo legame con il territorio e con la cultura.

Autore

è professore ordinario di Storia delle istituzioni ?politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università ?Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna anche Storia ?Contemporanea e coordina la Scuola di dottorato in Politiche ?e Istituzioni.??