In occasione della mostra Canaletto. Il Quaderno veneziano, in programma a Venezia nella splendida cornice di Palazzo Grimani dall’1 aprile all’1 luglio, verrà pubblicato un fac-simile dell’affascinante manufatto, un unicum nella storia dell’arte del Settecento, solitamente non visibile al pubblico. Il prezioso volume formato da sette fascicoli, rilegati nell’Ottocento ma in origine sciolti, ricolmo di schizzi realizzati probabilmente in un breve arco di tempo, venne riutilizzato negli anni da Canaletto come strumento di lavoro. Ogni fascicolo racconta l’operare del maestro veneziano: racchiude le tipiche annotazioni sui colori, sui materiali e sui luoghi raffigurati, le correzioni e le abrasioni, i cambi di inchiostro e di penna, tutte quelle tracce che rappresentano la sua memoria grafica, la registrazione di dati veri, oggettivi, esatti da interpretare e rielaborare nella fase creativa della
composizione della veduta. In apparato al fac-simile saranno inseriti, oltre agli interessanti risultati delle recenti analisi sulle cosiddette informazioni “nascoste” – non visibili a occhio nudo – e su fascicolazione e rilegatura dell’opera, anche un saggio storico interpretativo di Annalisa Perissa e un testo di Dario Maran che stabilisce il ruolo svolto dalla camera ottica nell’ideazione e realizzazione delle vedute di Venezia.