Mentre a Venezia le “virtuose figlie” dell’Ospedaletto combattevano le loro quotidiane battaglie, le sorelle Marianne e Cecilia Davies cominciarono ad esibirsi a Londra con un nuovo strumento di vetro dal suono angelico chiamato Armonica da Benjamin Franklin che lo ideò entusiasmato dal suono dei bicchieri musicali (Musical Glasses o Glass Harp) di Richard Pockrich e di Anne Ford. Questo strumento divenne nel secondo Settecento simbolo del femminino e quasi tutte donne furono le prime virtuose, tra cui la musicista cieca Marianne Kirchgässner a cui Mozart dedicò ben due opere. Poi però le cose cambiarono e da angelico lo strumento di vetro incominciò ad essere considerato maledetto, seguendo in un certo senso la parabola della fortuna di un altro personaggio legato ai Mozart da un’affettuosa amicizia che troviamo ben testimoniata in molte lettere dei salisburghesi. Costui era il dottor Franz Anton Mesmer che aveva cominciato a usare l’Armonica a scopo terapeutico nella sua famosa casa di Vienna, crocevia di artisti, di intellettuali e teatro di tutta la prima fase della sua teoria del “magnetismo animale”. Nel corso delle ricerche sul repertorio musicale di fine Settecento nell’Ospedale dei Derelitti (detto l’Ospedaletto) e dei Mendicanti è emerso un nesso nuovo: un’inedita opera di Cimarosa dove il testo, in latino come negli oratorii degli Ospedali, parla di guarigione dell’anima mentre vi risuona il timbro celestiale di un’armonica a bicchieri. Cimarosa, che diverrà maestro dell’Ospedaletto nel 1782, getta quindi nuova luce sul dizionario culturale dell’ultima stagione degli ospedali: non più solo fucine di voci e stili di canto che Mozart stesso userà nelle sue opere (Adriana Ferrarese in Così fan tutte e Vincenza Marchetti Fantozzi in La Clemenza di Tito), ma anche luoghi in cui si possono elaborare e condividere artisticamente, liberi dai vincoli del mercato teatrale, nuove visioni del mondo: dalle crepe del crudo razionalismo degli illuministi si sprigiona lo spirito del romanticismo e si aprono gli orizzonti dell’Io e dell’indagine psichica. E come le Sociétés de l’Harmonie erano sorte in Francia e in Germania per appoggiare le teorie del dottor Franz Anton Mesmer, è una privata società di benefattori che a Venezia si stringe intorno alle virtuose Figlie dell’Ospedaletto permettendo loro di dar vita alla più significativa stagione dell’intera storia degli Ospedali veneziani, mentre tutto intorno “fremeva il destino” e cambiava il corso della storia.