Il volume analizza storicamente la tematica del viaggio, declinato nelle più diverse accezioni, e assume come riferimento cronologico il secolo XIX: vengono focalizzati esempi e tipologie di viaggio quanto mai disparati nelle finalità, nelle mete, nell’appartenenza sociale e di genere, nelle modalità di spostamento e nelle stesse scoperte registrate.
L’Ottocento si è rivelato, sotto molti punti di vista, l’età del viaggio e dei viaggi, che furono compiuti per completare l’iter formativo e culturale, per ragioni professionali, politiche, sentimentali, familiari, personali e per altro ancora. A differenza di quelli dei secoli precedenti, la stragrande maggioranza di questi spostamenti fu accompagnata da puntuali e quotidiani resoconti, espressi di volta in volta in forma epistolare, diaristica e intellettuale; tra le destinazioni, la penisola italiana divenne, in questo periodo, la meta ricercata di viaggi collocabili nella tradizione del Grand Tour o rispondenti a necessità dettate dalle trasformazioni politiche, ideologiche e culturali del «secolo delle nazionalità». Dall’Italia e da una sua particolare visuale periferica lo sguardo si allarga, attraverso distinte sezioni, al vecchio continente e poi alle rotte extra-europee.
Nel rispetto della dimensione storica di fondo, l’opera si presenta come un percorso interdisciplinare che ha chiamato a confronto storici e studiosi della letteratura e della lingua, filosofi e astronomi, storici dell’arte e artisti.