Nord Est 2013

Nord Est 2013

a cura di

pp. 352, 1° ed.
978-88-317-1619-2
Parafrasando la vecchia pubblicità di un lubrificante, si può sostenere che le possibilità per il Nord Est di tornare a essere un’economia trainante per il Paese si materializzeranno se metterà un “manifatturiero di valore” nel suo motore. Certo, il manifatturiero non può più essere l’unica benzina per ridare potenza al Nord Est. Diversamente dal passato, l’identità industriale non può più essere l’unica dimensione economica e sociale su cui poter contare. Basti pensare al ruolo che giocano settori come l’agro-alimentare, il turismo, la cultura, i servizi e i trasporti, l’istruzione, ovvero un uso appropriato del territorio, nel definire la competitività di un’economia e di una società.
È necessario, dunque, disporre di uno spartito di elementi, tutti ben coordinati fra loro, per rilanciare un’area. Nel contempo, però, il manifatturiero è quello che contribuisce in misura rilevante alla creazione della ricchezza, oltre che costituire - nel Nord Est - un pezzo rilevante dell’economia nazionale ed europea. Ecco perché è utile, per guardare al futuro, porre attenzione alle imprese di questo settore, analizzarne le trasformazioni e le strategie, seguirne i percorsi. Perché “quelle che ce la fanno” possono rappresentare un esempio anche per chi oggi è più attardato o è in difficoltà. Per rendere lo sviluppo, finalmente, più sistemico e meno estemporaneo.