fbpx

Il tradimento

Il tradimento

Gramsci, Togliatti e la verità negata

pp. 256, 1° ed.
978-88-317-1676-5
Malgrado i tre quarti di secolo trascorsi ormai dalla sua morte, su Antonio Gramsci si continua a scrivere molto. Fu sempre Togliatti, finché fu in vita, a decidere cosa rendere pubblico dell'opera e della storia del leader sardo. Solo grazie a dirigenti comunisti «eretici» o espulsi qualcosa riuscì a trapelare. Scomparso Togliatti, non fu comunque ancora possibile affermare esplicitamente che nell'ottobre del 1926 la rottura tra Gramsci e Togliatti ci fu e fu radicale. Si è dovuto attendere oltre settant'anni dalla morte di Gramsci, e molto tempo dopo la caduta del muro di Berlino e lo scioglimento del Pci, per giungere alla verità. Mauro Canali la ricostruisce e fa chiarezza sulle ragioni, le complicità, i tentativi della cognata di Gramsci, Tatiana Schucht, per portare a galla i fatti, i mezzi con cui Togliatti riuscì a legittimarsi come assertore del pensiero gramsciano, e perciò suo naturale erede politico, e a dissimulare, nel contempo, la persistente fedeltà allo stato sovietico dietro la parola d'ordine, mutuata dalle riflessioni gramsciane, della «via nazionale al socialismo». Questo libro scopre le carte e permette di passare dall'immagine del Gramsci «togliattiano» alla realtà che emerge dalla documentazione, in buona parte inedita, proveniente dal fondo Gramsci conservato negli archivi russi. La personalità di Togliatti che affiora dalla vicenda Gramsci è quella di un uomo politico intelligente quanto scaltro, capace di adattarsi ai grandi mutamenti di cui fu ricca l'epoca in cui visse e che riuscì ad andarsene senza aver detto la verità sui suoi reali rapporti col vecchio compagno di lotta.

Autore

 è docente di Storia contemporanea all'Università di Camerino. Allievo di Renzo De Felice, ha tenuto conferenze e lezioni in università europee e americane e, nel 2006, è stato visiting scholar all'Università di Harvard. Collabora con il periodico «Nuova storia contemporanea», il «Journal of Modern Italian Studies» e le pagine culturali di «Repubblica». È consulente e membro del comitato scientifico di Rai Storia. Fra i suoi libri: Cesare Rossi. Da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo (1993), Il delitto Matteotti (1997; nuova edizione 2004 e 2015), Le spie del regime (2004), Mussolini e il petrolio iracheno (2007). Con Marsilio ha pubblicato Il tradimento. Gramsci, Togliatti e la verità negata (2013).