Il catalogo ricostruisce con rigore la vicenda storica artistica di Conegliano tra il Quattro e il Cinquecento, ripercorrendo il territorio e invitando a guardare con occhio nuovo fatti figurativi che oggi ancora testimoniano e documentano l'eccezionalità di quell'esperienza. Conegliano e il suo territorio, quindi, i protagonisti - sia laici che ecclesiastici -, gli artisti, i cittadini, le tensioni religiose, le condizioni di vita. Su tutto e su tutti aleggia incombente come una cappa di piombo l'azione degli inquisitori. Circolano testi ereticali, si diffondono incertezze di fede e dubbi esistenziali; ecco le abiure, le fughe, le sfide, le condanne. Una particolare attenzione è riservata alle tracce che questi drammi e queste speranze hanno portato e lasciato sui linguaggi dell'arte, e sulla pittura soprattutto, tra tradizione e sperimentalismi. Un panorama inedito, che si stende tra Nervesa e il castello di Collalto, la Scuola dei Battuti e i conventi degli zoccolanti, tra le vedute di Cima e i versi disperati di Gaspara Stampa, verrà raccontato nella prima parte del catalogo dai curatori supportati da importanti approfondimenti di Lionello Puppi, Adriano Prosperi, Andrea del Col, mentre una sistematica catalogazione presenterà le opere esposte in mostra e sul territorio attraverso una rigorosa scheda scientifica.