Lo stupore infantile

Lo stupore infantile

con un inedito sui giochi dei bambini
a cura di

pp. 248, 1° ed.
978-88-317-1836-3
Questo quinto titolo dell'Opera omnia conduce il lettore in uno stupefacente itinerario nella foresta palpitante della mente zolliana, guidato da una lucina nel bosco, come accadeva nelle fiabe di un tempo. Lo stupore infantile, che intitola il libro, è una vertigine che i cuccioli umani, lasciati a se stessi, assaporano naturalmente, trastullandosi in giochi il cui fondo simbolico Zolla scrutava in certe noterelle inedite riportate alla luce qui per la prima volta. Dal saggio di apertura su L'infanzia assassinata si dipana un corale di temi scottanti: sulle migrazioni dei popoli, sull'inganno e la truffa consustanziali all'esercizio del potere politico, su apocalissi e genesi, sul matriarcato, sul Parsifal e il Flauto magico letti come opere-specchio della storia dell'Occidente. Nella tela tessuta da Zolla come un tantra moderno, incappiamo nell'iki, la grazia giapponese secondo Kuki Sh¯uz¯o, nel poemetto The Rose di William Butler Yeats, nell'idea dionisiaca di natura al centro dell'opera di Karl Kerényi, e sulla «conoscenza senza dualità», propria dell'infante-sapiente, il cerchio di un pensiero attratto alle vette si chiude.

Autore

(1926-2002), grande intellettuale tra i più controversi e meno compresi del secondo Novecento, fondatore della rivista erudita «Conoscenza religiosa» (1969-1983), accademico e autore di fama internazionale, ha scandagliato i modelli mentali vincenti e perdenti che hanno improntato le visioni del mondo in Occidente, Oriente e nei mondi indigeni. Gli scritti polifonici di Elémire Zolla, considerato uno dei massimi conoscitori mondiali delle filosofie di Oriente e Occidente e delle rispettive tradizioni esoteriche, sono raccolti nell’Opera omnia a cura di Grazia Marchianò, autrice della biografia intellettuale dello scrittore Il conoscitore di segreti (2012), che tratteggia un vasto affresco della condizione umana scrutata egualmente nel limite e nell’illimitato. Il lascito zolliano è stato rivisitato nel convegno internazionale promosso nel ventennale della morte dall’Accademia Vivarium Novum, Villa Falconieri, Frascati, donataria dell’ingente biblioteca erudita e dell’archivio dello scrittore.
 
 
Titoli pubblicati: I letterati e lo sciamano (2012), Uscite dal mondo (2012), Filosofia perenne e mente naturale (2013), Lo stupore infantile (2014), Il serpente di bronzo. Scritti antesignani di critica sociale (2015), Archetipi. Aure. Verità segrete. Dioniso errante. Tutto ciò che conosciamo ignorandolo (20203), Le meraviglie della natura. Introduzione all’alchimia (20203), Le tre vie. Soluzioni sovrumane in terra indiana (2019), Le potenze dell’anima. Vie alla riforma interiore dal disincanto al risveglio (2020), Dal tamburo mangiai, dal cembalo bevvi... Lo stato mistico e altre questioni di antropologia spirituale (2021), L’umana nostalgia della completezza. L’Androgino e altri testi ritrovati (2022). In queste stesse edizioni: Le porte regali. Saggio sull’icona di Pavel A. Florenskij, tradotto e curato da Zolla, postfazione di G. Marchianò (2018), L’amante invisibile. L’erotica sciamanica nelle religioni, nella letteratura e nella legittimazione politica, nota al testo di G. Marchianò (20194).