«Un ampio affresco della storia italiana che intesse con sagacia e fervida immaginazione storia politica e storia di un’imprenditoria famigliare, personaggi d’invenzione e sorprendenti cammei di “grandi” uomini » la giuria del Premio Calvino
Nei Saraceno, una famiglia salernitana di industriali del caffè (dal 1880: “L’aroma che non si dimentica”), convivono due anime in apparente contrasto: il capostipite del ramo "buono" è Franco, proprietario della Caffè Saraceno, industriale di successo. Sua sorella Lulù dà invece vita al ramo “giusto”, con l’immacolata concezione di Italo Saraceno, futuro eroe della Resistenza e Senatore del PCI. Attivissimi e inconsapevoli, i "buoni" e i "giusti", in quasi cinquant’anni, senza quasi dialogare tra loro, scottati da vecchi rancori che nemmeno ricordano più, contribuiscono a determinare la storia italiana e il suo futuro, ognuno a suo modo, con le proprie ipocrisie: la sottomissione alla Famiglia, alla Chiesa, allo Stato, ai Partiti e a ogni sorta di Verità Rivelata, dall’orientalismo ai metodi contro l’impotenza.
La circostanza è un romanzo del quale l’Italia – questo Paese così incosciente del proprio passato – aveva bisogno. In una narrazione densissima e travolgente Francesco Paolo Maria Di Salvia condensa mezzo secolo di storia patria e di storia del partito che, più di tutti, è stato capace di sprecare le occasioni che ha avuto per cambiare lo status quo.
Menzione speciale della giuria al Premio Calvino 2014
Vincitore del premio letterario Giuseppe Berto 2015
«Un libro eccezionale: ipertrofico e ambiziosissimo, gioiosamente inventivo ma anche documentato al limite della paranoia, serissimo e buffonesco, scritto-scritto, e scritto benissimo» Francesco Durante, Corriere del Mezzogiorno