Il veleno di Auschwitz

Il veleno di Auschwitz

Il volto e la voce: testimonianze in TV 1963-1986

pp. 54, 1° ed.
978-88-317-2201-8
Da settembre del 1963 a dicembre del 1986 (a pochi mesi dalla morte) Primo Levi, sollecitato da giornalisti e uomini di cultura, ripropone in tv la sua esperienza di uomo e di deportato, di scrittore e di chimico, misurandosi non solo con la dolorosa memoria di Auschwitz, ma anche con i problemi della società contemporanea, della scrittura e della morale. Ne emerge una figura di "testimone integrale", capace di trasmettere agli altri conoscenze e valori, ma, soprattutto, la necessità di affrontare le vicende della storia e della vita quotidiana con slancio. La precisione delle risposte, la pacatezza delle riflessioni, la fermezza nel riconoscere nell'uomo e nella democrazia riferimenti irrinunciabili, la denuncia dei "vizi di forma" della società in cui viviamo, fanno di questi filmati, da tempo sepolti nelle teche Rai, uno strumento per lo studio della sua opera di scrittore e testimone del mondo di oggi.

Autore

(Torino 1919-1987), conosciuto in tutto il mondo per la sua opera letteraria e di testimone della Shoah, dopo la pubblicazione di Se questo è un uomo e La tregua, ha scritto racconti e romanzi. Nel 1986, nel saggio I sommersi e i salvati riflette criticamente sulla sua esperienza concentrazionaria. Nel corso della vita ha svolto un'intensa opera di testimone tra i giovani, rilasciando interviste e partecipando alla vita dell'Aned (Associazione nazionale ex deportati). La sua opera completa è edita da Einaudi, a cura di Marco Belpoliti.