Scritti politici e d'attualità

Scritti politici e d'attualità

a cura di

656 pp., 1° ed.
978-88-317-2272-8
Arruolatosi tra i garibaldini nella primavera del 1859, Ippolito Nievo viene sorpreso dall'armistizio di Villafranca, che prevede la liberazione della Lombardia ma non dell'amato Veneto. Per questo scrive «in fretta» e pubblica anonimo il pamphlet Venezia e la libertà d'Italia, accorato tentativo di opporsi a un destino amaro che riapriva la ferita di Campoformio. Qualche mese dopo, momentaneamente archiviata ogni prospettiva di ripresa della guerra, torna a riflettere sul Risorgimento con un breve saggio rimasto inedito, Rivoluzione politica e rivoluzione nazionale, in cui analizza criticamente le ragioni dello scarso coinvolgimento popolare nel processo unitario. Oltre a questi due testi, il volume raccoglie una settantina di articoli d'attualità con cui, nel "decennio di preparazione" (e in particolare tra il 1857 e il 1859), Nievo contribuisce alla crescita di una coscienza nazionale dalle colonne delle riviste umoristico-satiriche, e in cui l'intrattenimento si alterna ad affondi politici nascosti, a causa della censura, dietro il velo dell'allusività.

Autore

nacque a Padova il 30 novembre 1831, morì la notte fra il 3 e il 4 marzo 1861, nel naufragio del vapore «Ercole», sulla rotta Palermo-Napoli. Visse fino ai vent'anni tra il Veneto, la Lombardia e il Friuli. L'ultimo dei tre decenni che gli toccarono in sorte - oltre alla sua partecipazione alle imprese garibaldine dei Cacciatori delle Alpi e poi dei Mille - risulta straordinariamente ricco di scrittura: poesie, collaborazioni giornalistiche, cronache di costume, drammi, commedie, tragedie, saggi letterari e politici, racconti e romanzi, fino alla grande epopea progettuale - di una vita e di una nazione - de Le confessioni d'un italiano, a compendiare e immaginare nello spazio di una lunga esistenza romanzesca l'esemplare di innumerevoli sorti individuali. Alla cultura italiana manca ancora una raccolta completa delle sue opere. L'edizione nazionale torna a progettare quest'impresa, dopo la mancata realizzazione di due iniziative negli anni cinquanta-sessanta e settanta-ottanta dello scorso secolo. La forma scelta non è quella monumentale di grossi tomi disposti cronologicamente o tematicamente, ma quella, agile, della collezione che presenti - nel testo critico e col corredo di un commento - le singole opere e le raccolte nella loro originale individualità.