«Nei tanti anni di collaborazione e amicizia abbiamo passato tante, ma tante ore insieme a parlare di economia, di politica, di società. Ma il meglio erano le litigate. Siamo sempre stati in disaccordo sul concetto anglosassone di public company [.] Lo provocavo. Lui sbottava. Non mi dava mai ragione. Quasi mai. Mi manca quel rompiscatole. Mi mancano le sue parole "esatte", mi manca la sua intelligenza, il suo rigore. Bruno Visentini è la persona verso la quale nella mia vita ho nutrito più stima professionale e che ancora oggi ricordo con emozione, sia come maestro che come amico. A volte mi sorprendo a pensare cosa avrebbe detto lui dell'Italia stanca e mortificata degli ultimi vent'anni. Ma forse se ne è andato prima perché lui non avrebbe voluto proprio avere niente a che fare con questa Italia. Il problema è tutto per noi che siamo rimasti». Carlo De Benedetti, Quanto manca la sua etica dell'esattezza, «Il Sole 24 ore», 22 luglio 2014 Scritti di: Giulio Andreotti, Gianni Ballarini, Franco Cingano, Francesco Fregonese, Tommaso Edoardo Frosini, Lietta Tornabuoni, Bruno Visentini, Renzo Zorzi.