Lettore attento, critico cinematografico, sceneggiatore, romanziere, François Truffaut ha saputo trasferire appieno all'interno dei suoi film il valore di una geografia letteraria fatta di adattamenti, forme di scrittura, scambi epistolari, diari, amori e influenze letterarie, uomini-libri, romanzi. I film di Truffaut rappresentano essi stessi una forma di riflessione sul concetto di narratività: ne discutono Adone Brandalise, Denis Brotto, Roberto Calabretto, Fiona Dalziel, Paola Malanga, Attilio Motta, Rosamaria Salvatore, Alberto Scandola, Aldo Tassone, Giorgio Tinazzi.