La donna che morì due volte

La donna che morì due volte


pp. 480, 1° ed.
978-88-317-2985-7
Un pomeriggio di luglio il piccolo Edvin, dieci anni, suona alla porta del commissario Bäckström, suo vicino di casa, nonché suo idolo. Durante un’escursione in solitaria, invece dei funghi che stava cercando, sull’isola disabitata dove è stato depositato dal suo capo scout ha trovato un teschio umano con un foro di pallottola ben visibile sulla tempia. Per l’investigatore più furbo e cialtrone dell’intero corpo di polizia svedese si tratta di un importante ritrovamento dai chiari risvolti polizieschi: non resta che mettere in moto la sua fidata squadra per far luce su quello che ha tutta l’aria di essere un caso di omicidio. I primi riscontri riservano però una sorpresa: la vittima in questione risulta morta in Thailandia dodici anni prima, nello tsunami del dicembre 2004, il funerale celebrato, le ceneri disperse. A questo punto, la domanda diventa di ordine quasi filosofico: si può morire due volte? Dopo un’indagine in cui ricostruire la storia raccontata dalle tracce si rivela particolarmente complicato, Evert Bäckström dimostrerà di avere ancora il solito fiuto. E per una volta, in modo del tutto inaspettato, anche un cuore.

Autore

è docente di criminologia e profiler, insegna alla Scuola nazionale di polizia di Stoccolma ed è stato consulente del ministero della Giustizia e dei Servizi segreti svedesi. I suoi polizieschi, pubblicati in venti paesi, hanno ricevuto tutti i premi più importanti destinati alla narrativa di genere, dal prestigioso Glass Key al Premio dell’Accademia svedese del poliziesco. Dalla sua serie dedicata al commissario Evert Bäckström è stata tratta una fiction televisiva prodotta dalla CBS.