L’enorme crescita degli studi su Michelangelo negli ultimi due secoli, l’analisi sistematica e dettagliata delle sue committenze più recondite e lo scandaglio di nuove categorie di documenti, hanno messo in luce aspetti inattesi della sua personalità, definendo con precisione sempre maggiore i contorni dell’universo intellettuale entro cui gravitano i suoi capolavori. Nel dare risposta a grandi e piccoli interrogativi, questa messe di lavori filologici e critici rivela altresì la difficolta, da parte degli storici, di tracciare i confini tra la produzione materiale dell’opera e la sua ideazione. Essere artista per Michelangelo significò esprimersi con pari energia sul piano intellettuale e fisico attraverso un rapporto diretto con la materia. Come scultore fu
dotato di straordinaria sensibilità, ma anche di grandi capacita produttive e organizzative. Allo stesso tempo egli dimostrò precocemente capacità del tutto speciali nell’affrontare le attività più disparate come il disegno, la pittura o la lavorazione del legno.