Racconti fantastici

Racconti fantastici

a cura di

pp. 136, 8° ed.
978-88-317-6160-4
Otto racconti fantastici scritti tra il 1916 e il 1924, gli anni più fecondi nell'attività artistica di Akutagawa Ryūnosuke; otto storie attraversate da una potente vena onirica, da una creatività che si sottrae alle limitazioni del realismo per spaziare nel territorio della libera immaginazione. Si rivisitano leggende (Il tabacco e il diavolo, Il tasso), si narrano fiabe (I cani e il flauto, Momotaro-, Il filo di ragno), si intessono trame dal sapore surreale (Magia, Il «sennin», Bianco), in una comune ispirazione fantastica. Autore inquieto e cerebrale, qui tuttavia Akutagawa sublima nella fantasia il proprio irrisolto conflitto interiore ritrovando la capacità di credere nelle favole. Così che, in questi suoi racconti, l'esistente viene a coincidere con quello in cui si crede, o meglio in cui si riesce a credere almeno per un istante: con un mondo incantato a cui sempre sottende, però, il disincanto dell'uomo moderno.

Autore

(1892-1927), uno degli scrittori giapponesi più significativi del xx secolo, vive un’epoca di passaggio da vecchi a nuovi codici culturali, ricca di fermenti e di disagi: la sua breve esistenza conclusasi con il suicidio ne ha suggellato tutta la drammaticità. Specchio fedele dei tempi nella grande versatilità, nella ricchezza di influssi culturali da Oriente e da Occidente, nella tensione verso la modernizzazione e il rinnovamento della lingua, nel travaglio intellettuale, maestro di una forma letteraria all’insegna della brevità, ha scritto centinaia di racconti, mai un romanzo, di argomenti disparati: racconti storici o ambientati nella contemporaneità, fantastici e surreali, autobiografici, favole, allegorie. Opere tutte unite da una sensibilità letteraria raffinata, dall’intento anti-realista, dal gusto della storia e dalla scelta sapiente di parole e ritmi narrativi. Ad Akutagawa è dedicato l’omonimo premio letterario, tuttora fra i più prestigiosi in Giappone.