Se la guerra del Peloponneso è per Tucidide la più grande mai vista, l'invio di un ingente corpo di spedizione ateniese in Sicilia nel 415 ne è "l'evento più grande". Folgorato dalle proporzioni dell'impresa, acremente appassionato ai suoi retroscena politici, sgomento di fronte alla rovina della poderosa armata, Tucidide ne affronta il racconto memore di un epico precedente: l'attacco di Serse alla Grecia, e la grandiosa narrazione erodotea. La vicenda si carica allora di contenuti universali, diviene una esemplare tragedia politica: la tragedia, magnificamente scritta e ricca di peripezie, del potente assalitore che va incontro alla più totale disfatta.