Una piccola Ford rossa, persa nella nebbia, i marinai di Colombo, gli indiani, gli emigranti, i pionieri e i rivoluzionari, che ha fortuna e chi no, donne desiderabili o piagate dalla malattia e dalla povertà si proiettano nel caleidoscopio dell'America, la protagonista affermata e inefferrabile de Il garnde romanzo americano. Per raccontare il proprio paese, coglierne la qualità, così come aveva fatto nel secolo precedente Walt Whtiman, William Carlos Williams accetta la sfida del mutiforme mondo del nuovo, scompigliando ogni ordine di luogo, tempo, parola, e ritagliando i contorni di oggetti e soggetti "trovati" nel flusso indistinto della storia, della vita, del linguaggio.
Pubblicato a Parigi nel 1923, questo non romanzo ambisce a realizzare l'epica novecentesca americana: è un classico del modernismo (tradotto per la prima volta in italaino) che affronta la sfida di rappresentare attraverso la frammentazione una totalità onnicomprensiva, scritto da un poeta il cui lirismo affiora magicamente nella trama autoriflessiva e disgiunta della scrittura. Letto a fiine secolo, Il grande romanzo americano invita a scoprire connessioni tra lo sperimentalismo delle avanguardie e le pratiche presenti e future delel galassie letterarie dell'ipertesto, a interrogarsi sulle frontiere poetiche dei linguaggi ritrovati della tecnologia a noi contemporanea, e del loro potenziale valore per l'epos del secolo che verrà...