Dopo la caduta di Edipo, Tebe precipita verso la distruzione di una guerra fratricida. Di fronte alla crisi, Edipo e Giocasta scelgono vie opposte: Edipo rifiuta ogni contatto con la guerra civile, Giocasta consuma un disperato tentativo di intervenire. Il male compiuto (l'incesto, il parricidio) cammina e si diffonde nella famiglia di Edipo; il turbamento dell'ordine sociale di Tebe, diffondendo barbarie. Le Fenicie sono uno studio di tragedia, un testo incompiuto e asimmetrico, ma vitale e carico di influssi. Seneca consegna alla cultura romana una meditazione sulla guerra civile, che pesa sull'epoca di Lucano e di Stazio. Nello stesso tempo, le Fenicie sono un episodio non trascurabile della fortuna tragica di Edipo; le differenze rispetto ai modelli greci sono l'indice dinuna rielaborazione autonoma, ricca di interesse per il lettore moderno.
Alessandro Barchiesi (Padova 1955) è docente di letteratura latina presso l'Università di Verona. Si interessa in prevalenza dei rapporti tra filologia classica ed evoluzione della critica letteraria.