"Al cinema mi ha portato soprattutto limpegno di raccontare storie di uomini vivi il cinema che mi interessa è un cinema antropomorfico". Così Luchino Visconti annuncia la propria poetica in un articolo, poco dopo luscita semiclandestina della sua "opera prima", Ossessione: un film - è stato scritto - dove non si vedono educande, principi consorti, milionari affetti dal tedium vitae, ma tutta unumanità spoglia, scarna, avida, sensuale e accanita. A oltre mezzo secolo da quei preannunci e da quegli esordi, si può certamente discutere se (e anzi escludere che) tutto il cinema viscontiano si sia mantenuto fedele a quellimpegno antropomorfico, ma non si può dubitare della sua complessiva grandezza e del ruolo che a Visconti spetta fra i massimi autori del cinema mondiale. Questo volume analizza, con scrupolo filologico e intensità critica, il testo e il contesto dei primi tre lungometraggi viscontiani, che - sufficienti da soli (basti pensare allo straordinario La terra trema) a fare la grandezza di un cineasta - testimoniano anche il rapporto particolarissimo che lautore ebbe con il neorealismo, contribuendo a fondarlo, ad affermarlo e a superarlo.
Lino Micciché (1934 - 2004), ha insegnato Storia e critica del cinema a Trieste, Siena, Parigi e Roma. Ha girato alcuni premiati cortometraggi, codiretto il lungometraggio di montaggio Allarmi, siam fascisti! (62); da metà anni 50 ha sistematicamente esercitato la critica cinematografica su riviste specializzate e su organi dinformazione stampata, radiofonica e televisiva. Articoli e saggi, a sua firma, sono stati pubblicati, in Italia e allestero, su periodici specializzati e libri collettanei. Come autore e/o curatore ha firmato una quarantina di volumi, fra cui: Il nuovo cinema degli anni 60 (72), La ragione e lo sguardo. Saggi e note sul cinema (79), Cinema italiano degli anni 70 (80), Lincubo americano. Il cinema di Robert Altman (84), Cinema & Film. La meravigliosa storia dellarte cinematografica (a cura di), voll. IV, V e VI (86-88), Visconti e il neorealismo (90), Luchino Visconti. Un profilo critico (96; ed. tascabile 2002), Pasolini nella città del cinema (99), Cinema italiano: gli anni 60 e oltre (2002), Filmologia e filologia. Metodi esempi strumenti (2002). Ha presieduto lassociazione nazionale (SNCCI) e la federazione internazionale (FIPRESCI) della critica cinematografica, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (dopo averla fondata e diretta per 22 anni), la Biennale di Venezia e il Centro sperimentale di Cinematografia, dove ha fra laltro progettato e varato una collettanea Storia del cinema italiano in 15 voll., di cui sono già usciti i primi sei. Ha diretto numerose riviste di cinema fra cui "Cinecritica", "La scena e lo schermo", "Bianco & Nero".