Visconti e il neorealismo

Visconti e il neorealismo

3° ed.
978-88-317-6856-6

"Al cinema mi ha portato soprattutto l’impegno di raccontare storie di uomini vivi… il cinema che mi interessa è un cinema antropomorfico". Così Luchino Visconti annuncia la propria poetica in un articolo, poco dopo l’uscita semiclandestina della sua "opera prima", Ossessione: un film - è stato scritto - dove non si vedono educande, principi consorti, milionari affetti dal tedium vitae, ma tutta un’umanità spoglia, scarna, avida, sensuale e accanita. A oltre mezzo secolo da quei preannunci e da quegli esordi, si può certamente discutere se (e anzi escludere che) tutto il cinema viscontiano si sia mantenuto fedele a quell’impegno antropomorfico, ma non si può dubitare della sua complessiva grandezza e del ruolo che a Visconti spetta fra i massimi autori del cinema mondiale. Questo volume analizza, con scrupolo filologico e intensità critica, il testo e il contesto dei primi tre lungometraggi viscontiani, che - sufficienti da soli (basti pensare allo straordinario La terra trema) a fare la grandezza di un cineasta - testimoniano anche il rapporto particolarissimo che l’autore ebbe con il neorealismo, contribuendo a fondarlo, ad affermarlo e a superarlo.

Lino Micciché (1934 - 2004), ha insegnato Storia e critica del cinema a Trieste, Siena, Parigi e Roma. Ha girato alcuni premiati cortometraggi, codiretto il lungometraggio di montaggio Allarmi, siam fascisti! (’62); da metà anni ’50 ha sistematicamente esercitato la critica cinematografica su riviste specializzate e su organi d’informazione stampata, radiofonica e televisiva. Articoli e saggi, a sua firma, sono stati pubblicati, in Italia e all’estero, su periodici specializzati e libri collettanei. Come autore e/o curatore ha firmato una quarantina di volumi, fra cui: Il nuovo cinema degli anni ’60 (’72), La ragione e lo sguardo. Saggi e note sul cinema (’79), Cinema italiano degli anni ’70 (’80), L’incubo americano. Il cinema di Robert Altman (’84), Cinema & Film. La meravigliosa storia dell’arte cinematografica (a cura di), voll. IV, V e VI (’86-88), Visconti e il neorealismo (’90), Luchino Visconti. Un profilo critico (’96; ed. tascabile 2002), Pasolini nella città del cinema (’99), Cinema italiano: gli anni ’60 e oltre (2002), Filmologia e filologia. Metodi esempi strumenti (2002). Ha presieduto l’associazione nazionale (SNCCI) e la federazione internazionale (FIPRESCI) della critica cinematografica, la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema (dopo averla fondata e diretta per 22 anni), la Biennale di Venezia e il Centro sperimentale di Cinematografia, dove ha fra l’altro progettato e varato una collettanea Storia del cinema italiano in 15 voll., di cui sono già usciti i primi sei. Ha diretto numerose riviste di cinema fra cui "Cinecritica", "La scena e lo schermo", "Bianco & Nero".

Autore

(1934-2004) è stato presidente della Biennale di Venezia e della Scuola nazionale di cinema. Ha insegnato Storia e critica del cinema a Trieste, Siena, Parigi e Roma. Da metà degli anni '50 ha sistematicamente esercitato la critica cinematografica su riviste specializzate e organi d'informazione. Con Marsilio ha pubblicato numerosi volumi, tra cui: Cinema italiano: gli anni '60 e oltre (20027), Filmologia e filologia. Metodi esempi strumenti (2002), Visconti e il neorealismo. Ossessione, La terra trema, Bellissima (20063).