Una gardenia nei capelli

Una gardenia nei capelli


pp. 216
978-88-317-6871-9

Nella città che rugarli disegna con ossessione sarcastica non c’è spazio per i buoni sentimenti e neppure per le illusioni. Il mondo è marcio e incarognito, maleodorante, e in esso agiscono da protagonisti malfattori d’ogni sorta: assassini e spacciotori, mezzani e corrotti, pedofili e ricattatori. Lo sguardo dello scrittore è disincantato e beffardo, imprevedibilmente ghignante; perfino la toponomastica è surrealmente espressiva, dal Corso della Carne Umana al quartiere Tormento, dove si ammassano poveretti malavitosi. Eppure Una gardenia nei capelli è un perfetto mistery con tanto di colpi di scena e uno svolgimento pefettamente palusibile: un palazzinaro deciso agli abusi e un pubblico ministero caparbio e affascinante — è una donna — si scontrano senza pietà, mentre un povero diavolo tiene a entrambi bordone, losco anche lui quanto basta. La giustizia è impotente di fronte a una società in disfacimento: l’assassiono di una serie di giovani donne resiste impunito, la droga circola indisturbata, la violenza e la corruzione dilagano, i palazzi crescono senza regole persino di fronte al Municipio. E’ tanto più impotente, la giustizia, quanto più è uguale al mondo che la circonda, invasa dagli stessi mali, preda delle medesime ambizioni. Angela Omoboni — il giovane e avvenente pubblico ministero — subirà una sconcertante metamorfosi che travolgerà nel discredito gli istituti stessi dell’umana giustizia. La sequenza di imbrogli, ricatti, tradimenti, volenze non ha fine e ad averla vinta sarà inevitabilmente il maligno, anche se, improvvisa, l’attesa di un risarcimento oltre la vita illumina il racconto e indica una possibilità, perché, come dice Paolo ai Corinzi "si semina corruzione, si risorge nell’incorruttibilità".

Giampaolo Rugarli, nato a Napoli, ha pubblicato romanzi, saggi e commedie. Ricordiamo: Il superlativo assoluto (Premio Bagutta opera prima), La troga, Il nido di ghiaccio (Premio Selezione Campiello), Andromeda e la notte (Premio capri e finalista Premio Strega), Il punto di vista del mostro (Premio Chiara), Una montagna australiana e L’infinito, forse. E’ stato tradotto nei maggiori paesi europei. Collabora alle maggiori testate italiane. Con Marsilio ha pubbliciato L’orrore che mi hai dato e in edizione tascabile Il manuale del romanziere.

Autore

, scomparso nel dicembre 2014, è stato autore di romanzi, saggi e commedie, tra cui Il superlativo assoluto (Premio Bagutta opera prima), La troga, Il nido di ghiaccio (Premio selezione Campiello), Diario di un uomo a disagio, Andromeda e la notte (Premio Capri e finalista al Premio Strega), Una montagna australiana, Il Cavaliere e la vendita della saggezza; con Marsilio: Una gardenia nei capelli (1998, premi Domenico Rea, Sirmione Catullo, Ibla - Un ponte per l'Europa, Fenice-Europa), Il manuale del romanziere (1999), La divina Elvira (1999, Premio Il Molinello), Il punto di vista del mostro (2000, Premio Chiara), Ultime notizie dall'Acheronte (2000), La viaggiatrice del tram numero 4 (2001), Olevano, la patria romantica (2003), La luna di Malcontenta (2004), I giardini incantati (2005), Il buio di notte (2008), Le galassie lontane (2010), Un bacio e l'oblio (2011) e Il battello smarrito (2012).