Adalbert Stifter nasce nel 1805 a Oberplan in Boemia. Trasferitosi nel 1826 a Vienna - dove, fra le altre cose, lavora come precettore presso la famiglia von Metternich - vi rimane fino allo scoppio dei moti rivoluzionari del 1848. Dal 1849 fino al 1868, anno della sua morte, vive a Linz, alternando alla scrittura l'attività di ispettore scolastico e di conservatore di beni artistici e architettonici. Dedicatosi in gioventù alla pittura, Stifter approda alla letteratura soltanto all'inizio degli anni '40 con il racconto
Il condor, cui faranno seguito una ventina di novelle, raccolte negli
Studi (1844-1850) - da cui è tratta
Brigitta - e nelle
Pietre colorate (1853), e due romanzi:
Tarda estate (1857) e
Witiko (1865-67); da ricordare infine il lungo racconto
La cartella del mio bisnonno, di cui esistono tre stesure e che accompagnò l'autore fino alla morte.