Ognuno ha tanta storia

Ognuno ha tanta storia


pp. 288
978-88-317-7359-1

L’emozionante avventura di una generazione perduta alla ricerca di se stessa.

Claudio, giovane erede di una grande famiglia italiana, chiusi i conti con la tragedia della guerra "civile" nella quale ha combattuto dalla parte "sbagliata", decide di ricominciare da capo andando lontano, un po’ per dimenticare, un po’ per misurare le proprie forze. Nell’Europa di un dopoguerra che non vuole finire s’intrecciano delusioni e speranze, spietate rese dei conti e attese di rinnovamenti profondi. Lontano da casa, seppellendo le memorie di un’adolescenza bruciata, ognuno vale per quello che è, e il protagonista di questo "romanzo di formazione" è giovane, bello, spavaldo. Così Claudio, in questa umana avventura, correndo in lungo e in largo per l’Europa rinascente fino alle coste dell’Africa mediterranea, scopre la vita, il lavoro e soprattutto l’amore con la passione del sopravvissuto e l’entusiasmo del resuscitato, e intanto ripercorre con la memoria le vicende di una famiglia generosa che ha condiviso senza risparmio l’intera storia della nazione. Dall’avo garibaldino a Mentana, al nonno che considera suo compito "fare gli italiani" e trasforma il suo mestiere di professore in una militante missione, al padre che combatte nelle trincee della Grande Guerra, agli zii protagonisti della cultura fascista, alle donne - la madre più di tutte - che instaurano un domestico matriarcato, le tappe della storia nazionale ci sono tutte, squillanti di retorica, prodighe di generosità, ricche d’ingegno e di spropositata follia. Ognuno ha tanta storia è il romanzo che mancava di questa nostra Italia gloriosa e vanesia, eroica e stracciata, universale e casereccia, nel quale la gioia di un amore smisurato - quello che legherà per sempre il protagonista a Oona, sua bellissima ragazza irlandese che dipinge con grazia incantata - illumina una strada nuova per il futuro, dove le glorie romane, i sogni imperiali, i fasci littori e tutte le mitologie patriottiche lasciano finalmente libero il campo ai sentimenti e agli slanci di una generazione per sempre europea.

Un grande romanzo epico, una sorprendente saga familiare nella quale ritornano tutti i membri della famiglia Mazzantini che hanno animato A cercar la bella morte di Carlo Mazzantini e Il catino di zinco di sua figlia Margaret

Carlo Mazzantini è nato a Roma nel 1925. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si unisce ai superstiti di un battaglione di Camice nere e combatte in Valsesia. Il 25 aprile 1945 è a Milano dov’è testimone delle ultime ore della Repubblica sociale italiana. Catturato rischia la fucilazione, ma poi è liberato. Ha vissuto a lungo all’estero, insegnando nel liceo di Tangeri e all’Università irlandese di Galway. Ha pubblicato A cercar la bella morte (1986, nei Tascabili Marsilio alla terza edizione), I balilla andarono a Salò (1995, nei Tascabili Marsilio). A cura di Dino Messina sono uscite le testimonianze parallele sue e di Rosario Bentivegna, con il titolo C’eravamo tanto odiati (1997).

Autore

è nato a Roma nel 1925 ed è morto a Tivoli nel 2006. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si è unito ai superstiti di un battaglione di Camicie nere e ha combattuto in Valsesia. Catturato, ha rischiato la fucilazione ma è stato poi liberato. Ha vissuto a lungo all'estero insegnando nel liceo di Tangeri e all'università irlandese di Galway. Con Marsilio ha pubblicato A cercar la bella morte (1995), I balilla andarono a Salò (1997), Ognuno ha tanta storia (2000), Restano le nuvole (2001), Amor ch'al cor gentil (2002) e L'ultimo repubblichino (2005).