Nietzsche e la crisi dell'Occidente


pp. 180
978-88-317-7459-8

Un libro su Nietzsche - nel centenario della morte - certamente contro la corrente interpretativa dominante di risonanza heideggeriana: ermeneutica-debolistica. L’autrice, nella chiave esplicitata in Interpretazioni socratiche e illuminata attraverso Michelstaedter, presenta un Nietzsche "inattuale", come superilluminista diagnosta delle dinamiche dell’Occidente in chiave di "malattia storica"; al tempo stesso, nella sua impotenza costruttiva, segnato dall’autodistruttività radicale dell’"eterno ritorno dell’identico": categoria con la quale non risolve, ma piuttosto dissolve, il problema della storia e della sua fecondità.

Maria Adelaide Raschini (5 settembre 1925 - 14 maggio 1999), dal ’70 cattedratica di filosofia teoretica nell’Università di Genova, in ambito nietzscheano è autrice di Interpretazioni socratiche (vol. v degli "Scritti"), La filosofia dell’illuminismo (vol. vii degli "Scritti") e Michelstaedter (vol. xiv degli "Scritti").