"Non trovò nessuno che volesse lasciare la luce e morire per lui, tranne la moglie"
Admeto, sovrano generoso e devoto, può sottrarsi al suo destino di morte a patto che un altro scenda agli Inferi al suo posto. Ma tra tutti gli amici e i congiunti solo la moglie, Alcesti, è disponibile a salvarlo compiendo questo terribile e glorioso sacrificio. Quando ormai tutto si è compiuto e Alcesti è sepolta, Admeto comprende che la vita non avrà più alcun senso per lui senza lamata compagna al suo fianco. Ma un atteso miracolo si compie: Eracle, ospite e amico di Admeto, si offre di lottare contro la divinità stessa della Morte e riporta Alcesti alla vita. Attorno a questa vicenda Euripide costruisce un dramma di singolare intensità e interesse: una meditazione profonda e sempre attuale sul rapporto delluomo con la morte; una analisi dei complessi nodi della vita familiare e delle contraddizioni che esplodono quando le donne, mogli e madri, strappano ai maschi il primato del valore e del coraggio; una riflessione lucida sul ruolo e limportanza della donna nella civiltà greca; una esaltazione di chi è capace di offrire la propria vita per il bene altrui. Una tragedia a lieto fine che rivela la suprema maestria di Euripide, capace di realizzare una cruda e spietata analisi della condizione umana e nello stesso tempo di dare voce al puro piacere di essere vivi.
Davide Susanetti è ricercatore di letteratura greca presso lUniversità di Padova. Per questa stessa collana ha curato Il Simposio di Platone (quattro edizioni) e il commento alla Medea di Euripide.