Questa storia della città in età moderna si sviluppa su due registri di lettura tra loro complementari ma al tempo stesso paralleli: uno introduttivo in cui è presentato il contesto storico politico sociale nel quale prendono forma gli elementi materiali di cui è costituita la città come aggregato fisico - le strade, le piazze, le case, le attrezzature -; l'altro più analitico nel quale sono approfonditi, attraverso significativi esempi che riguardano ventisei grandi città europee, gli aspetti essenziali dell'avvenuto cambiamento. L'obiettivo del libro è infatti quello di cogliere la larga diffusione e le intrinseche differenze negli strumenti e nelle procedure di trasformazione dell'assetto insediativo. Esso perciò si propone come un grande mosaico costruito per tasselli che insieme compongono il quadro delle trasformazioni in corso, degli assetti distributivi, delle rilevanze architettoniche che contraddistinguono il nord come il sud e il centro di un'area geografica ampia quanto l'intera Europa. Attraverso casi emergenti perché esemplari o innovativi si viene così delineando non tanto una storia "evolutiva" quanto un'articolata visione d'insieme di come si modifica il paesaggio urbano.