Giuliano da Empoli analizza la società dellinformazione eccessiva, tracciando il quadro delle cause e, soprattutto, delle conseguenze delloverdose cognitiva. Un problema che, dopo l11 settembre 2001, è diventato vitale, se si pensa che la cia aveva a disposizione i dati per prevenire la tragedia di New York, ma non è riuscita a farlo, perché nessuno ha estratto gli elementi utili dal gigantesco calderone di informazioni nel quale erano immersi.
Nel 1368, il re di Francia Carlo v fece onore alla sua fama di saggezza, allestendo la prima librairie particulière nel palazzo del Louvre. La biblioteca reale conteneva 917 volumi che racchiudevano più o meno tutto lo scibile umano. Oltre sei secoli dopo, nel 1997, il presidente Chirac ha inaugurato la nuova biblioteca nazionale francese, al suo interno, 400 chilometri di scaffali contengono 10 milioni di volumi, 350.000 periodici, 76.000 microfilm, 950.000 microfiches, 28.000 documenti multimediali, 905.000 documenti sonori, 62.000 videogrammi. Apparentemente, il problema delloverdose cognitiva sta qui: nella paurosa esplosione dellofferta di contenuti informativi. Ma lavvento dei nuovi mezzi di produzione e trasmissione delle informazioni non basta a spiegare il feticismo informativo che si è impadronito della società. Se, oggi, sempre più persone si sentono schiacciate dal divario tra le informazioni che dovrebbero assimilare (e che sono a portata di mouse) e le informazioni che riescono effettivamente a interiorizzare; se ciascuno di noi è costretto ad armeggiare ogni giorno con una mezza dozzina di strumenti (telefono, cellulare, segreteria telefonica, fax, e-mail) per essere certo di non aver trascurato nessun messaggio; se la paura più grande della nostra epoca è quella di essere tagliati fuori dal flusso incessante di novità e di informazioni, questa condizione è certamente veicolata dalle nuove tecnologie, ma non è causata da esse.
GIULIANO DA EMPOLI ha ventisette anni. Laureato in giurisprudenza, lavora presso il gabinetto del ministro per i Beni culturali. Dirige AttentionLab, società di ricerca che produce contenuti di qualità per Internet. Con Marsilio ha pubblicato Un grande futuro dietro di noi (1996) e La guerra del talento (2000).