«Col più devoto ossequio»

«Col più devoto ossequio»

Interventi sull'editoria (1762-1780)

pp.XX-132
978-88-317-8430-6

Nel 1762, ormai scrittore affermato e vivace intellettuale, Gasparo Gozzi (1713-1786) assunse l’incarico di soprintendente alle stampe della Repubblica di Venezia e lo mantenne per oltre un ventennio, fino al 1783. In tale ruolo svolse due funzioni: elaborò proposte di leggi e regolamenti per il governo delle attività editoriali venete in un momento di grandi trasformazioni e fu tra i principali responsabili della censura dei libri. Della sua attività, svolta con zelo e rigore e insieme con prudente apertura, restano numerosi documenti in gran parte inediti: scritture di carattere generale, pareri su questioni specifiche, giudizi sull’opportunità o meno di pubblicare i libri sottoposti all’esame. Questo volume raccoglie trenta di questi documenti, scelti in modo da offrire un ventaglio delle attività che riguardavano l’arte dei tipografi e librai e uno specimen del competente e intelligente impegno dello scrittore al servizio della Repubblica. Si scoprirà anche che, pur trattandosi di testi di servizio, continuo è il controllo stilistico e notevole la qualità letteraria.

Mario Infelise insegna all’Università Ca’ Foscari di Venezia (Dipartimento di studi storici). Tra i suoi libri recenti I libri proibiti. Da Gutenberg all’Encyclopédie (Laterza 1999) e Prima dei giornali. Alle origini della pubblica informazione (secoli XVI-XVII) (Laterza 2002).

Fabio Soldini insegna a Lugano. Di argomento veneziano ha pubblicato le Lettere di Gasparo Gozzi (Fondazione Pietro Bembo - Guanda 1999); sta curando l’edizione delle Lettere di Carlo Gozzi (Marsilio 2004).

 

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nel 1762, ormai scrittore affermato e vivace intellettuale, Gasparo Gozzi (1713-1786) assunse l’incarico di soprintendente alle stampe della Repubblica di Venezia e lo mantenne per oltre un ventennio, fino al 1783. In tale ruolo svolse due funzioni: elaborò proposte di leggi e regolamenti per il governo delle attività editoriali venete in un momento di grandi trasformazioni e fu tra i principali responsabili della censura dei libri. Della sua attività, svolta con zelo e rigore e insieme con prudente apertura, restano numerosi documenti in gran parte inediti: scritture di carattere generale, pareri su questioni specifiche, giudizi sull’opportunità o meno di pubblicare i libri sottoposti all’esame. Questo volume raccoglie trenta di questi documenti, scelti in modo da offrire un ventaglio delle attività che riguardavano l’arte dei tipografi e librai e uno specimen del competente e intelligente impegno dello scrittore al servizio della Repubblica. Si scoprirà anche che, pur trattandosi di testi di servizio, continuo è il controllo stilistico e notevole la qualità letteraria.