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Scetticismo: tonico della mente, tonico della vita, agente di verità". Così Conrad definiva implicitamente la sua poetica in una lettera allamico Galsworthy allinizio del Novecento. Se quella poetica la si trova compiutamente applicata nellAgente segreto (1906), Il duello, il lungo racconto pubblicato due anni dopo e che ha offerto il soggetto anche al bellissimo film di Ridley Scott (I duellanti), sembra porsi in una prospettiva antitetica, come canto delleroismo e delle virtù marziali in una storia ambientata al tempo delle guerre napoleoniche. In realtà, quella poetica dello scetticismo era invece ancora là, sicché i personaggi della vicenda vengono apertamente, o discretamente, disegnati come una serie di parodie, e la vicenda stessa, nel ripetersi parossistico di un duello continuato che oppone i due contendenti per tutti gli anni delle guerre imperiali, assume i tratti espressionistici dello scontro in un teatrino di marionette le cui figure, pensieri, comportamenti vengono in apparenza osservati con uno sguardo di blando scetticismo, in realtà analizzati in ogni loro miseria, opportunismo, ottusità, ferocia, viltà, tradimento. E così quello scontro meccanico e ripetuto diventa anche ciò che caratterizza come un lampo nel buio il bruciarsi del tempo e delle illusioni della giovinezza, svanita insieme al sogno deroismo e di morte nellamara conoscenza delletà matura.Mario Domenichelli è ordinario di letteratura inglese allUniversità di Firenze. Fra i suoi lavori: Wyatt. Il liuto infranto (Ravenna 1975); Narciso al buio, analisi digressiva e contraddittoria di "Cuore di tenebra" di J. Conrad (Ravenna 1979); La morte del sole: simbolo e mito nel romanzo di W. Golding (Urbino 1979); Il mito di Issione: Lowry, Joyce e lironia modernista (Pisa 1982); Il limite dellombra: le figure della soglia nel teatro inglese fra Cinque e Seicento (Milano 1994); Cavaliere e gentiluomo. Saggio sulla cultura aristocratica europea: 1513-1915 (Roma 2002). Per la Letteratura universale Marsilio ha curato Un cavaliere di J. Galsworthy (1995).
Joseph Conrad, pseudonimo di Józef Teodor Korzeniowski (1857-1924), di origine polacca, sbarcato in Inghilterra a ventuno anni, divenuto scrittore di professione a quaranta, e scrittore di successo solo verso i sessantanni, è uno dei massimi narratori di lingua inglese tra la fine dellOttocento e linizio del Novecento. Marinaio prima, e fino al grado di capitano, la sua narrativa rievoca in forma romanzata la sua esperienza a bordo di navi mercantili dal Mediterraneo allAmerica meridionale, alla Malesia, allAfrica (Il negro del Narciso, La linea dombra); scrive storie di reietti, di perdenti, ambientate sullo sfondo esotico della conquista coloniale europea della fine secolo (Il reietto delle isole, Cuore di tenebra, Lord Jim, Vittoria), o nellAmerica del Sud (Nostromo), oppure storie di anarchici (Lagente segreto, Sotto gli occhi dellOccidente). I suoi personaggi vengono osservati da una prospettiva davvero unica mista di scetticismo, ironico fino al sarcasmo, di distacco, pietà, e umana simpatia.