Sofocle nasce nel 497-96 a.C. a Colono, nei pressi di Atene, e muore nel 406. Legato alla storia della città - allora al suo apogeo - anche da impegni di carattere politico (fu stratego insieme a Pericle durante la guerra di Samo), il suo nome si colloca idealmente al centro della grande triade dei tragici ateniesi, fra Eschilo ed Euripide. A lui si devono alcune innovazioni drammaturgiche, come lutilizzo sistematico del terzo attore e laumento del numero dei componenti del coro. Amato dal pubblico, celebrato in numerose vittorie e ricordato da morto con listituzione di un culto, dei moltissimi drammi da lui composti si sono conservati solo sette titoli (Aiace, Elettra, Edipo Re, Antigone, Trachinie, Filottete, Edipo a Colono), insieme a un frammentario dramma satiresco (I segugi).
Nelle Trachinie Sofocle porta in scena lultimo atto della vita di una coppia mitica: Eracle, leroe greco per eccellenza, e Deianira. Tradita e disposta a tutto pur di recuperare a sé l
amore dello sposo (invaghitosi della giovane Iole), questa donna - il cui conflitto interiore è dipinto con splendidi giochi chiaroscurali - non esita a ricorrere a un antico dono (la camicia offertale da un mostro, il centauro Nesso) credendolo un filtro damore. Le potenze evocate dalluniverso della magia stringono il cerchio della sorte attorno alla coppia, annullando il futuro di entrambi e fissandoli al loro fiabesco passato. Alla disperazione di Deianira si associa così la tragedia di Eracle, consumato dalla potenza del veleno di cui la camicia è intrisa. Dopo che un mondo di affetti si è frantumato - Deianira si uccide -, al centro della scena appare un Eracle sofferente e violento, lontano dallimmagine stereotipata di eroe civilizzatore che la tradizione ci ha trasmesso. E Sofocle sceglie in un cupo finale di impegnare leroe nellimpresa più ardua: affrontare senza lacrime e con supremo coraggio lultima delle sue fatiche, la morte.Andrea Rodighiero lavora presso il Dipartimento di scienze dellantichità dellUniversità di Padova. Per Marsilio ha pubblicato una versione commentata dellEdipo a Colono di Sofocle (1998, Premio Monselice per la traduzione letteraria 1999) e tradotto lAntigone di Jean Anouilh (2000). Del 2000 è un volume su Sofocle: La parola, la morte, leroe. Aspetti di poetica sofoclea (Padova, Imprimitur), e del 2002 una breve introduzione al Teatro (Milano, La Spiga). Oltre che di tragedia si è occupato di storia della tradizione classica, e sempre per Marsilio, in collaborazione con M.G. Ciani, ha curato il volume Orfeo. Variazioni sul mito (2004).