Alcesti
Il mito della sposa che sceglie di morire al posto del marito proviene da un antichissimo motivo folclorico, diffuso dall'Europa settentrionale fino all'India. La tragedia di Euripide è la prima versione letteraria a noi nota della favola, e costituisce la pietra di paragone con cui si sono confrontati nei secoli poeti e scrittori fino all'età moderna. Nel passaggio dalla favola al dramma la vicenda subisce una profonda metamorfosi, e inevitabilmente suscita riflessioni sull'amore coniugale, sul rapporto tra genitori e figli, sul valore del sacrificio e infine, in termini più lati, sulla vita e sulla morte. Questi temi saranno ripresi, in modi e stili e con soluzioni diverse, dagli autori moderni: Wieland esalta il rapporto d'amore fra i due sposi, mentre Yourcenar mette in luce le incomprensioni e i rancori che spesso accompagnano i sacrifici estremi. Rilke recupera l'unità temporale della favola antica e compendia la vicenda in un'unica, grandiosa scena di nozze. Infine Giovanni Raboni, che colloca la storia nel tempo presente, in un'età contrassegnata dall'intolleranza politica, restituisce ad Alcesti, dopo secoli di affabulazioni, l'antico fascino della leggenda e conserva l'irrisolto dilemma del finale euripideo: Alcesti ritorna silenziosa, muta, ignota. Sola con se stessa, il suo amore, la sua scelta, il suo sacrificio.

Autori

nasce nel 480 a.C. a Salamina e muore nel 406 in Macedonia, alla corte del re Archelao. Scarse sono le notizie concrete sulla sua vita, molte le leggende fiorite sul suo conto. Poco amato – perché poco capito – dal pubblico contemporaneo, ebbe una grande fortuna postuma e fu il più letto e il più conosciuto dei tre grandi tragici greci nel corso dei secoli. Della sua vasta produzione (gli si attribuiscono una novantina di drammi) sono pervenute a noi diciassette tragedie (Alcesti, Medea, Ippolito, Eraclidi, Supplici, Andromaca, Ecuba, Elettra, Eracle, Ione, Troiane, Ifigenia in Tauride, Elena, Fenicie, Oreste, Ifigenia in Aulide, Baccanti) e un dramma satiresco, il Ciclope. Di incerta attribuzione è il Reso.
(Praga 1875 - Montreux 1926) è considerato uno dei più importanti poeti di lingua tedesca del XX secolo.