Gli anni 1855-1857 - centralissimi nella breve vita di Ippolito Nievo - vedono la composizione di tre commedie, dopo che il giovane autore si era già misurato con le forme più in voga del dramma a tesi e del dramma storico. Il presente volume offre al lettore i due testi comici che ci sono giunti in redazione completa. Si tratta certamente di opere minori, ma tutt’altro che insignificanti nel panorama del teatro comico italiano dell’Ottocento, soprattutto nella distanza che l’autore dichiara da un teatro "popolare" o didattico-risorgimentale. Pindaro Pulcinella gioca sul contrasto tra il poeta che vorrebbe volare alto e il reale ruolo che la letteratura riveste in un mondo popolato non da eroi ma da burattini. Tra un modesto appartamento milanese e una agiata dimora di villeggiatura sul lago di Como, l’autore mette in caricatura gli affanni, le pressure, gli incomodi del poeta Valerio, tra i magri guadagni del giornalismo, i fiaschi teatrali, i doveri della scrittura d’occasione e su commissione (romanze per cantanti dilettanti, poesie per l’inaugurazione di campane o per declamazione infantile), le persecuzioni dei debiti e della censura poliziesca, il fallimento amoroso. Le invasioni moderne immagina invece a Napoli uno spaccato burlesco dell’alta società meridionale, riprendendo gli schemi allusivi della commedia goldoniana, facendo agire un campionario assortito di consunta aristocrazia provinciale e internazionale, tra inglesi pazzi e annoiati, improbabili principesse russe e falsi visconti francesi.