Come può aiutarci la filosofia a sciogliere i nodi davanti ai quali ci pone la società del nostro tempo? Quali grandi pensatori del passato hanno colto e descritto in anticipo l’egemonia del potere finanziario e il dominio della realtà virtuale in cui siamo immersi? E come è possibile oggi, a partire da quelle riflessioni, avviare un percorso per contrastare la crisi della democrazia rappresentativa? Paolo Ercolani tenta di fornire strumenti di analisi efficaci per giungere a un dibattito consapevole, sempre più necessario in quanto, sostiene l’autore, non si tratta semplicemente di combattere singole prese di posizione (No vax, sovranisti, complottisti ecc.), ma di ritrovare la capacità di affrontare i temi che ci riguardano come singoli e come società esercitando il pensiero critico. La questione non può limitarsi alla cultura di ciascuno o all’appartenenza a un ceto sociale, come si è tentato di sostenere in passato; vanno prospettate soluzioni in grado di invertire la tendenza ad affidarsi alle tecnologie come panacea di tutti i mali e di opporsi al dissolvimento di ogni posizione dissonante in un senso comune che non ammette alternative.
Hanno scritto del libro:
Mangialibri - Figli di un io minore
(Roma, 1972) insegna filosofia all’Università di Urbino Carlo Bo. Scrive per varie testate, tra cui «L’Espresso», e ha collaborato con «il manifesto», «MicroMega» e «la Lettura» del «Corriere della Sera». Cura il blog L’urto del pensiero e collabora con Rai Educational Filosofia. È autore di vari articoli e libri, tra cui, edito da Marsilio, Contro le donne. Storia e critica del più antico pregiudizio (2016).