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Parola di re

Parola di re

a cura di
1° ed.
978-88-317-8903-5

Le frasi celebri di Filippo e Alessandro, i due condottieri macedoni che conquistarono l’Oriente

Aneddoti, brevi frasi, aforismi pronunciati o attribuiti a personaggi famosi - condottieri, principi, tiranni, ma anche artisti e celebrità varie - formano una specie di genere letterario a sé stante, un patrimonio a cui ciascuno è libero di attingere, nelle circostanze e per gli scopi più diversi. In antico Plutarco raccolse in un’opera dedicata all’imperatore Traiano i detti famosi di generali e re, e da quest’opera sono state tratte le frasi e gli aneddoti attribuiti a Filippo di Macedonia e a suo figlio Alessandro qui presentati. Ogni singolo caso raccontato in questi brevi flash si risolve in una battuta ad effetto, in una riflessione etica o didattica, nella libera esternazione di un pensiero personale, l’occasione di un confronto tra padre e figlio che non potrebbe trovare sceneggiatura migliore, terreno più fecondo per un’indagine psicologica. Ne deriva il ritratto indimenticabile di una mente accorta, lungimirante e scaltra, di un uomo politico a tutti gli effetti (Filippo, il padre), e, dall’altra parte, l’intelligenza precoce e la precoce saggezza, ma anche l’impeto, la giovanile arroganza, la smisurata ambizione del giovane erede Alessandro. Se Filippo fu la mente, ad Alessandro toccò il compito di essere mente e braccio. Ma l’opera rimase incompiuta e le due personalità distinte, non sovrapponibili. Non sapremo mai se alla fine Alessandro sarebbe diventato simile a Filippo e se Filippo si sarebbe riconosciuto in Alessandro.

Alessandra Coppola è docente di storia greca presso l’Università di Padova. Autrice di numerosi saggi, ha curato per questa collana l’Epitafio per i caduti di Lamia di Iperide (1996).

Autore

(50-125 d.C. ca.), istruito ad Atene presso il platonico Ammonio, visse quasi sempre nella sua città, dove tenne una scuola filosofica molto attiva. Viaggiò nel Mediterraneo e andò a Roma, ottenendo la cittadinanza romana. Fu anche sacerdote a Delfi. I suoi interessi si concentrano sugli aspetti etici e investono più campi del sapere, dalla storia alla letteratura alla filosofia vera e propria, fino alle scienze della natura. I suoi innumerevoli lavori sono suddivisi fra le Vite parallele, le famose biografie comparate di personaggi greci e romani, e gli scritti a carattere etico-filosofico, teologico, scientifico o antiquario noti come Moralia.