«Il racconto di un esilio: quello dell'autrice bambina da Pola dopo la Seconda guerra mondiale, nel quadro dell'esodo istriano... divenuto metafora della vita stessa» Claudio Magris
Una donna ricorda, e un passato doloroso a lungo sepolto nella memoria riemerge a sprazzi. Attraverso gli occhi di se stessa bambina, rivive le drammatiche esperienze della popolazione italiana dell’Istria durante e dopo la Seconda guerra mondiale i bombardamenti, l’occupazione tedesca, l’arrivo degli slavi, l’esodo. A simboleggiare il trauma dell’esilio forzato, lo straziante momento della separazione dal cane York, cui la legava un affetto profondo, abbandonato la notte della fuga. York che come Argo, il cane di Ulisse, ha continuato ad aspettare invano il suo ritorno fino alla morte.
Un micro-romanzo a sfondo autobiografico sorretto da una scrittura limpida e concentrata e da immagini che non mancheranno di incidersi a fondo nella memoria del lettore.
Maria Grazia Ciani è docente di Storia della tradizione classica presso l’Università di Padova. Per Marsilio dirige «Il convivio» e ha tradotto Iliade e Odissea di Omero, Medea di Euripide, Aiace di Sofocle. Storia di Argo segna il suo esordio nella narrativa.