Questo volume, frutto di un progetto di ricerca ideato alla vigilia del 60° anniversario della nascita della Repubblica italiana, si avvale di un’articolata indagine condotta su fonti archivistiche, documentarie e orali, che ricostruisce il periodo 1944-1948 in una città pervasa da una decisa ansia di rinnovamento quanto fortemente connotata dai lasciti del passato.
Con un occhio rivolto alle dinamiche nazionali, vengono analizzate le eredità politiche, l’attività amministrativa, le diverse consultazioni elettorali, la rinascita civile di una periferia provata dalla guerra, filtrando queste tematiche attraverso la testimonianza diretta di chi visse quella congiuntura certo difficile, ma foriera di mutamenti epocali.
In questo modo l’opera, che si chiude con una cronologia e un’ampia appendice di documenti, presenta una ricostruzione lineare delle vicende, individuali e collettive, che hanno plasmato una comunità ricca di tradizioni storiche.
Marco Severini (Senigallia, 1965) insegna discipline storico-contemporaneiste presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Macerata. Autore di oltre cento lavori sulla storia politica dell’Ottocento e del Novecento, ha pubblicato, tra l’altro,
Armellini il moderato (1995),
Protagonisti e controfigure (2002),
Percorsi infranti (2004, 2006),
Notabili e funzionari (2006) e, per Marsilio,
La rete dei notabili (1998, vincitore della XVIII edizione del Premio Nazionale di Cultura «Frontino-Montefeltro») e
Vita da deputato (2000)