L'"autorialità" di Dario Argento non ha bisogno di essere legittimata. Lo dimostrano la sua fama internazionale, i tanti modi in cui è stato omaggiato o imitato, le schiere di fan che gli hanno dedicato l'attenzione dovuta a un cult director. Semmai c'è da dire che il suo ancoraggio al genere (horror e "giallo") lo ha relegato per anni al ruolo di regista di talento e di "mestiere" senza mai davvero sdoganarlo in quanto auteur, aprendolo così alla possibilità di una seria analisi filmica.
Snobbato dalla critica ufficiale italiana ai tempi dei suoi folgoranti esordi, è stato riconosciuto come autore geniale, come spesso accade, solo dopo i giudizi della critica straniera, soprattutto francese e oggi anche americana.
Questo libro vuole offrire una re-visione complessiva del cinema del regista, sospeso tra Autore e Genere, dando spazio sia agli interventi dei cinefili, sia a indagini testuali che applicano varie metodologie di analisi filmica. Indagini che offrono letture, forse prima impensabili, di un cinema che ha influenzato cineasti di varie generazioni e formazioni, da De Palma a Tarantino, da Kubrick a Carpenter.
Contributi di: Simone Arcagni, Pedro Armocida, Claudia Barucca, Andrea Bellavita, Claudio Bisoni, Antonio Bruschini, Gianni Canova, Valerio Caprara, Giulia Carluccio, Enrico Carocci, Luigi Cozzi, Francesco Crispino, Roberto Curti, Oreste De Fornari, Leonardo De Franceschi, Pierpaolo De Sanctis, Steve Della Casa, Roberto Donati, Paolo Fazzini, Leonardo Gandini, Fabio Giovannini, Manlio Gomarasca, Antonello Grimaldi, Luca Lardieri, Francesca Lenzi, Gabrielle Lucantonio, Fabio Maiello, Barbara Maio, Giacomo Manzoli, Roy Menarino, Domenico Monetti, Franco Montini, Fabrizio Natalini, Giona A. Nazzaro, Luca Pallanch, Corrado Peperoni, Alberto Pezzotta, Michele Picchi, Veronica Pravadelli, Roberto Pugliese, Paolo Russo, Roberto Silvestri, Giovanni Spagnoletti, Simone Starace, Caterina Taricano, Antonio Tentori, Sergio Toffetti, Deborah Toschi, Christian Uva, Luca Venzi, Simone Villani, Vivien Villani, Valentina Vincenzini, Vito Zagarrio.