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Ciò che abbiamo inventato è tutto autentico

Ciò che abbiamo inventato è tutto autentico

Lettere a Tullio Pinelli
a cura di

pp. 96, 1° ed.
978-88-317-9507-4


“Ti racconto un dettaglio: l’inventore del volo umano esiste sul serio, sta a Sant’Arcangelo di Romagna e senti cosa fa. La domenica mattina compra sempre due oche, poi si mette d’accordo col sagrestano della chiesa, sale sul campanile e di lassù lascia cadere le due oche …”


La corrispondenza tra Fellini e Tullio Pinelli che, insieme a Flaiano, fu lo sceneggiatore di molti suoi film


«Finite le polemiche i clamori le ansie le arrabbiature le gioie finito una buona volta tutto ciò che riguarda “La Strada” eccomi a te, caro Tullio, un po’ stanco confuso e stonato…»

«Carissimo Tullio, …Ho avuto poi parecchie nuove offerte che ho dovuto naturalmente rifiutare tutte per non inguaiarmi ancora di più. Penso che non faremo “Moraldo” ma il film sui bidonisti o quello della suorina».

«Vecchio Pinellino,… ti lascio immaginare che atmosfera simpatica c’è nella troupe… Aggiungi che io non ho mai gli attori tutti insieme e che debbo girare il film a pezzettini, aggiungi che qua a Firenze piove sempre e ti sarai fatto un’idea delle rotture di palle che mi assillano»…

«Caro Tullietto,… A volte immagino che non sarebbe male mandare avanti intanto il Casanova e mi sembra di trovare slancio per decidere in questo senso, poi accarezzo altre ideuzze…»


15 lettere scritte in circa trent’anni (dal 1948 al 1986). Fellini dietro le quinte racconta i suoi timori e le sue aspettative per l’incontro con la regina d’Inghilterra, il suo scetticismo su questo o quel progetto, i suoi giudizi sui produttori e i collaboratori (Flaiano, De Laurentis, Grimaldi e molti altri). Ma anche Fellini professionista, che riversa nelle lettere le sue idee sul cinema e la sua poetica. E, nell’ultima lettera, un Pinelli straordinario suggeritore di fonti di ispirazione e di letture. Glamour e cinefilia si compongono in un ritratto in rilievo da cui emerge anche la straordinaria intensità dell’amicizia tra Fellini e Pinelli.

In occasione del centenario della nascita di Tullio Pinelli (24 giugno) saranno organizzati eventi, serate di proiezioni, mostre a Torino presso il Museo del cinema e a Roma alla Casa del cinema

Federico Fellini (1920-1993) ha realizzato alcuni tra i più noti e amati film mondiali (I Vitelloni, 1953; La strada, 1954; Le notti di Cabiria, 1957; La dolce vita, 1960; 8 ½, 1963; Amarcord, 1973; Il Casanova di Federico Fellini, 1976; La voce della luna, 1990, ecc.). E' stato il regista italiano più premiato, avendo vinto tra l'altro cinque premi Oscar. E' stato anche sceneggiatore per Rossellini, Lattuanda, Germi e altri registi.

Tullio Pinelli (Torino, 24 giugno 1908) collaborò con Federico Fellini (1920-1993) alla sceneggiatura dei film Luci del varietà, Lo sceicco bianco, I vitelloni, La strada, Le notti di Cabiria, Il bidone, La dolce vita, Giulietta degli spiriti, Ginger e Fred e La voce della luna.

Augusto Sainati (1957) insegna Storia del cinema all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. E' autore tra l'altro di Il visto e il visibile: sul comico del cinema (2000) e di Analizzare i film (Marsilio 2007, con M. Gaudiosi)

Autore

 (1920-1993) ha realizzato alcuni tra i più noti e amati film mondiali (I vitelloni, 1953; La strada, 1954; Le notti di Cabiria, 1957; La dolce vita, 1960; 8 ½, 1963; Amarcord, 1973; Il Casanova di Federico Fellini, 1976; La voce della luna, 1990). È stato il regista italiano più premiato, avendo vinto tra l’altro cinque premi Oscar. È stato anche sceneggiatore per Rossellini, Lattuada, Germi e altri registi.