Non di rado la storia perde il suo pudore e, abdicando alla sua funzione, si abbandona a falsi, omissioni e reticenze davvero sorprendenti. Ma soprattutto - ed è questo il male peggiore - si adatta ai tempi, si fa schiava dei padroni del momento.
È difficile selezionare i prodotti della storia, distinguere, fra le tante voci, quelle vere da quelle false.
Perché tacere che Mussolini non fu fucilato davanti al cancello di una villa ma sulla porta di una stalla? Oppure che non fu una cometa a guidare i Re Magi e che fra Carlo Magno e Gengis Khan quello colto era il mongolo selvaggio? Perché non dire che sarebbero stati più numerosi i fascisti uccisi dai partigiani che i partigiani uccisi dai fascisti? Ma, anche, che non fu Lenin a fare la Rivoluzione d’Ottobre?
Nerino Rossi si è avventurato in un viaggio alla ricerca del vero. Come un esploratore, è capitato nelle segrete dell’Inquisizione, sulle barche dei Vichinghi, ma anche a Hiroshima, a Betlemme, ai piedi della ghigliottina e perfino in Iraq. E, naturalmente, in molti altri luoghi.