Tutto è moda. Tutto sottostà ai dettami della moda e anche l'abito da lavoro che indossiamo, per la maggior parte della nostra giornata, non è da meno. Con la straordinaria rivoluzione economica e sociale, che ha investito il mondo occidentale, anche la funzione dell'abito è mutata e non può che gridare ciò che facciamo, comunicare al mondo chi siamo. Negli ultimi anni il workwear ha conosciuto un'evoluzione continua sia nella ricerca formale e tecnica, sia nella progressiva codificazione, su scala mondiale, di mestieri e professioni in base ai relativi indumenti.?Il libro attraverso una sorta di catalogazione di materiali prelevati direttamente dai vari ambiti lavorativi riflette su forme, usi e materiali. Catalogazione che s'intreccia con la moda e la sua ricerca, evidenziando quanta influenza hanno avuto gli indumenti lavorativi non solo sul fashion ma anche sul nostro modo di vestire contemporaneo.?Designer come Allegri, Giorgio Armani, Adeline André, Agnès B, Walter Van Beirendonck, Comme des Garçons, C.P. Company/Stone Island, Jean-Charles de Castelbajac, DSquared2, Christian Dior, Christian Lacroix, Jean-Paul Gaultier, Marithé e François Girbaud, Hermès, Krizia, Martin Margiela, Marni, Antonio Marras, Max Mara, Moschino, Thierry Mugler, Prada/Miu Miu, Paul Smith, Versace, Louis Vuitton, Yohji Yamamoto hanno saputo dare nuova identità e bellezza a elementi tecnici e funzionali, declinando in infinite varianti la semplice eleganza degli indumenti da lavoro.