I drammi musicali per i comici del San Samuele, pochi, stringati e composti dal 1735 al 1743, mostrano un Goldoni curioso e attratto dalla sperimentazione. Ispirandosi alle parodie che prendono in giro l'opera seria, la pastorale e la tragedia classicheggiante, fiorite a Venezia e altrove in quegli anni, l'avvocato accoglie le convenzioni della satira, mitigandone in parte la trivialità. Emerge comunque una vivace e giocosa mescidanza linguistica che impiega il dialetto, la parlata franca mediterranea, il registro alto e quello decisamente sboccato. Dopo lo sbrigativo Aristide, La fondazion di Venezia mette in scena la famosa disputa fra la Commedia e la Musica, celebrando con grazia leggera l'origine favolosa della città lagunare. L'esilarante Lugrezia romana traveste la nota vicenda, spostandola fra i turchi di Costantinopoli. La contessina, intrisa di una graffiante satira sociale, acquista le forme del futuro dramma giocoso e gode, variamente rimaneggiata, di una fortuna straordinaria che arriva al 1830.