Angelo di bontà

Angelo di bontà

Storia del secolo passato
ediz. dell'autografo del 1855 / a cura di ,

pp. 456 con 9 ill. b/n f.t., 1° ed.
978-88-317-9782-5
La prima stesura mai pubblicata
del romanzo veneziano di Nievo

Il volume presenta il testo con il relativo apparato del romanzo Angelo di bontà secondo l’autografo del 1855: si tratta della prima stesura di Angelo di bontà, profondamente diversa da quella sinora nota.
L’urgenza della pubblicazione porta Nievo a completare il romanzo e la sua trascrizione in bella copia in meno di tre mesi e immette nell’intreccio veloci impennate e scarti improvvisi che tuttavia non inficiano la coerenza interna della storia raccontata.


Alessandra Zangrandi
, dottore di ricerca in filologia romanza e italiana, insegna lettere al liceo a Verona.

Pier Vincenzo Mengaldo, docente di storia della lingua italiana all’Università di Padova, presiede l’Edizione Nazionale delle Opere di Ippolito Nievo.

Autore

nacque a Padova il 30 novembre 1831, morì la notte fra il 3 e il 4 marzo 1861, nel naufragio del vapore «Ercole», sulla rotta Palermo-Napoli. Visse fino ai vent'anni tra il Veneto, la Lombardia e il Friuli. L'ultimo dei tre decenni che gli toccarono in sorte - oltre alla sua partecipazione alle imprese garibaldine dei Cacciatori delle Alpi e poi dei Mille - risulta straordinariamente ricco di scrittura: poesie, collaborazioni giornalistiche, cronache di costume, drammi, commedie, tragedie, saggi letterari e politici, racconti e romanzi, fino alla grande epopea progettuale - di una vita e di una nazione - de Le confessioni d'un italiano, a compendiare e immaginare nello spazio di una lunga esistenza romanzesca l'esemplare di innumerevoli sorti individuali. Alla cultura italiana manca ancora una raccolta completa delle sue opere. L'edizione nazionale torna a progettare quest'impresa, dopo la mancata realizzazione di due iniziative negli anni cinquanta-sessanta e settanta-ottanta dello scorso secolo. La forma scelta non è quella monumentale di grossi tomi disposti cronologicamente o tematicamente, ma quella, agile, della collezione che presenti - nel testo critico e col corredo di un commento - le singole opere e le raccolte nella loro originale individualità.