«La morte è inevitabile; la maggior parte delle malattie non può essere guarita; gli antibiotici non servono per curare l'influenza; le protesi artificiali ogni tanto si rompono; gli ospedali sono luoghi pericolosi; ogni medicamento ha anche effetti secondari; la maggioranza degli interventi medici dà solo benefici marginali e molti non hanno effetto; gli screening producono anche falsi positivi e falsi negativi; esistono modi migliori di spendere i soldi che destinarli ad acquistare tecnologia medico-sanitaria». Lo scriveva dieci anni fa, in un editoriale, Richard Smith, direttore del «British Journal of Medicine», influente rivista accademica fondata nel 1840. In questo libro Stefano Lorenzetto prosegue e approfondisce il suo rapporto personale con i medici e con la medicina cominciato appena cinque giorni dopo la nascita per colpa di una meningite. Lo fa ancora una volta con la tecnica dell'intervista, nella quale è considerato il numero uno in Italia. Convinto come non mai che imparare a riconoscere malattie e malesseri non sempre cura il corpo, ma talvolta salva l'anima.
«Grazie a questo libro, forse, saranno migliori i medici che ci cureranno» Lucetta Scaraffia
Stefano Lorenzetto a Nudo e Crudo di Giulia Fossà
Stefano Lorenzetto a Ultime da Babele di Giorgio Dell'Arti
Il lancio Adnkronos
Stefano Lorenzetto a Tornando a casa di Enrica Bonaccorti
Stefano Lorenzetto è editorialista del «Giornale», dov’è stato vicedirettore vicario di Vittorio Feltri, e collaboratore di «Panorama». Ha pubblicato con Marsilio Fatti in casa, Dimenticati (premio Estense), Italiani per bene, Tipi italiani, Dizionario del buon senso e Vita morte miracoli. Come autore televisivo ha realizzato Internet café per Rai Educational. Ha vinto il premio Saint-Vincent di giornalismo.