L'Italia in Svizzera

L'Italia in Svizzera

Lingua, cultura, letteratura, viaggi

pp.304, 1° ed.
978-88-317-9951-5

L’Italia e la Svizzera (l’unico Stato al di fuori del «Bel Paese» dove l’italiano è lingua nazionale) non sono soltanto geograficamente confinanti: da molti secoli intrattengono stretti rapporti diplomatici, economici e culturali. Alla storia complessa e affascinante delle vicende linguistiche e alla cultura italiana in territorio elvetico è dedicato il saggio, quello più ampio, che apre questo libro. Ma poi si affacciano, attraversandone i confini, alcune figure di primo piano della cultura italiana - dall’umanista Poggio Bracciolini ad Alessandro Volta, da Ugo Foscolo a Francesco De Sanctis - che, in epoche e in modi differenti, viaggiano in Svizzera, o vi soggiornano, ridisegnando le coordinate della loro vita intellettuale. Nel Novecento la storia delle presenze italiane in terra elvetica si arricchisce ulteriormente di nomi (Dino Campana, Salvatore Quasimodo, Vittorio Sereni, Piero Chiara, Leonardo Sciascia e vari altri) e di fortunosi eventi: come l’arrivo, a San Gallo, di importanti autografi di Benedetto Croce. Chiude il volume il ricordo di un filologo a lungo attivo a Zurigo, il «gran lombardo» Dante Isella.


La recensione del sole 24 ore.com

Autore

(1952) è professore emerito di Letteratura italiana all’Università di San Gallo. Fra i suoi libri più recenti, l’edizione delle poesie di Ernesto Ragazzoni (Buchi nella sabbia e pagine invisibili, Einaudi 2000, introduzione di Sebastiano Vassalli) e quella dei Canti Orfici di Dino Campana (Einaudi 2003, 2018⁹); La lingua italiana in Svizzera. Cronache e riflessioni (Salvioni 2011, presentazione di Luca Serianni); Troppo poco pazzi. Leonardo Sciascia nella libera e laica Svizzera (Olschki 2011); l’edizione delle Rime milanesi di Carl’Antonio Tanzi (Fondazione Bembo-Guanda 2016). Per Marsilio ha pubblicato L’Italia in Svizzera. Lingua, cultura, viaggi, letteratura (2010), Il ristoro della fatica. Erudizione e storia letteraria nel Settecento (2014) e Orfeo barbaro. Cultura e mito in Dino Campana (2017). È attivo anche sul versante della scrittura creativa (Premio Schiller 1998).