«Ma quegli che più di tutti ha imitato Tiziano, è stato Paris Bordon, il quale, nato in Treviso da padre trivisano e madre viniziana, fu condotto d’otto anni a Venezia in casa d’alcuni suoi parenti. Dove, imparato che ebbe grammatica e fattosi eccellentissimo musico, andò a stare con Tiziano ma non vi consennò molti anni». Giorgio Vasari
Già nel 1665 il grande storiografo veneziano Marco Boschini aveva definito Paris Bordon “Divin Pitor”, termine che ha usato solo per Raffaello e Tiziano. Treviso ha celebrato il suo più illustre cittadino, proveniente dal mondo delle arti, con una esposizione monografica e relativo catalogo, nel lontano 1984. Allora l’intento era quello di mettere a fuoco, per la prima volta, l’intero percorso della sua attività. Ora questo volume ci porta finalmente a scoprire, attraverso i suoi capolavori, la grandezza di questo protagonista del Cinquecento. Formatosi sui modelli dei principali attori della pittura veneziana, come Palma il Vecchio e, soprattutto, Tiziano, Paris Bordon ha messo subito a punto uno stile molto personale tra grazia naturalistica e artificio manieristico, che trova immediato riscontro in una committenza diversificata, dispiegata in molti centri della penisola, da Venezia a Bari, a Milano, e d’Europa, da Augusta a Parigi. L’organizzazione tematica fa risaltare i soggetti che l’hanno reso famoso (in particolare le straordinarie allegorie profane), agli occhi di una committenza sofisticata, personificata dai numerosi ritratti raccolti per l’occasione. Per Paris Bordon è venuto il tempo del riscatto, e lo dimostra questa selezione così ricca e numerosa dei suoi capolavori.