Il silenzio della materia

Il silenzio della materia

La poetica del Muro di Antoni Tàpies

pp. 96, 1° ed.
9791254631102

Come avviene la creazione artistica? Qual è la sua genesi? Quali le sue condizioni? Attraverso il particolare itinerario artistico del catalano Antoni Tàpies (Barcellona, 1923 – 2012), lo psicanalista Massimo Recalcati esplora la natura del gesto creativo, riflettendo in particolare sulla dialettica che si crea tra biografia e opera, memoria e oblio, necessità e contingenza, ripetizione e creazione.

Recalcati rilegge l’opera pittorica del grande maestro catalano con un approccio che intreccia psicanalisi e storia dell’arte. L’autore non intende offrire una visione panoramica della vasta produzione di Tàpies, né una ricostruzione filologica delle influenze e dei dibattiti artistici che hanno condizionato il suo lavoro; è, piuttosto, interessato al «segreto fondamentale di Tàpies, ovvero al modo singolare attraverso il quale egli accede a uno stile divenuto inconfondibile».

Sul sottile confine che esiste tra libertà della creazione e necessità del reale si colloca quello che lo psicanalista individua come il paradigma-Tàpies, la cui ricerca contorna ripetutamente il segreto della sua stessa biografia, rinviando così l’opera alla vita e la vita all’opera in una forma inattesa. Nella lettura di Recalcati, infatti, il pittore catalano ha inscritto nel nome – Tàpies nella lingua catalana significa «muro» – il suo destino, che a sua volta si imprime in modo indelebile nelle opere: le grandi tele monocrome si presentano come veri e propri muri coperti da incisioni, segni, impronte. In questo caso, «la biografia non spiega l’opera, ma è divenuta opera. Non c’è prima la biografia e poi l’opera, ma l’opera che diventa biografia, l’opera che dà una forma nuova alla vita stessa dell’artista».

Autore

 è tra gli psicoanalisti più noti in Italia. Le sue numerose opere sono tradotte in diverse lingue. Ha insegnato Psicologia dell’arte nell’Università di Bergamo dal 2004 al 2009. Sui temi dell’arte ha pubblicato: Il miracolo della forma. Per un’estetica psicoanalitica (2007), Melanconia e creazione in Vincent Van Gogh (2014), Il mistero delle cose. Nove ritratti di artisti (2016), Alberto Burri. Il Grande Cretto di Gibellina (2018, con fotografie di Aurelio Amendola).