Giuseppe Ungaretti
Giuseppe Ungaretti è ormai un «classico» tra i poeti italiani del Novecento. Nato nel 1888 ad Alessandria d’Egitto, da genitori lucchesi, compie i suoi studi a Parigi, tra il 1912 e il 1914. Rientra in Italia e partecipa come volontario alla I guerra mondiale. Le sue prime poesie escono su «Lacerba» nel 1915; l’anno dopo, dal fronte, pubblica Il Porto Sepolto in pochissimi esemplari. Sarà il nucleo che è all’origine di Allegria di naufragi, 1919, e delle poesie francesi La guerre, 1919. Seguirà L’Allegria, 1931, Sentimento del Tempo, 1933. Nel 1936 pubblica un volume di Traduzioni, poi si trasferisce a San Paolo del Brasile sino al 1942, quando ritorna a Roma. La morte del fratello, del figlio, l’esperienza della II guerra mondiale, gli detteranno Il dolore, 1947. Nel 1950 esce la Terra Promessa, due anni dopo Un grido e paesaggi. Seguiranno Il taccuino del vecchio, 1960, Croazia segreta, 1969, L’impietrito e il velluto, 1970. Muore a Milano nel giugno 1970.