Immagina di essere sveglio in una notte afosa. Immagina di amare ancora chi ti ha lasciato da due mesi. Probabilmente ti è già successo
Ma forse, in quella tua notte afosa di desiderio e abbandono, il telefono non ha squillato. E se ha squillato, a chiamarti per nome non è stato il tuo amore. Non importa. Immagina che sia proprio il tuo amore a telefonarti, finalmente, dopo due mesi. Ma non telefona per chiedere perdono. Telefona per dire addio, a te e alla vita. E allora immagina che la tua voce sia un appiglio lungo il precipizio di questo addio. Immagina di capire che cè un solo modo per ancorare il tuo amore alla vita: parlargli. Parlargli ancora, parlargli sempre. Per tutta una lunga notte dafa, finché non lo raggiungerai nella sua città al di là di montagne, e gallerie, e ore di macchina e di stanchezza e di insonnia. Resisterai alla spossatezza? Nelle fauci di un tunnel, il segnale cadrà e perderai il tuo amore oppure no? Riuscirai a raggiungerlo in tempo?
Intanto corri, parla, riempigli la mente di idee e canzoni e immagini di vita. Corri, parla. E soprattutto: non riattaccare!
Alessandra Montrucchio vive a Torino. Con Marsilio ha pubblicato la raccolta di racconti Ondate di calore (1996, Premio Calvino), i romanzi Cardiofitness (1998), dal quale Rai Cinema sta preparando un film che comincerà ad essere girato nel prossimo autunno, e Macchie rosse (2001), tradotti anche allestero. Insieme a Cristina Virone, sotto lo pseudonimo di Jenny Haniver, è autrice di una saga per bambini di cui sono usciti i primi due libri, Io sono Salamandra e Salamandra Daremouse in fuga dallIbridia (Feltrinelli Kids).