Tra gli ospiti del Festival Incroci di Civiltà, dal Cile la scrittrice Paulina Flores, vincitrice del Premio Bolaño e del premio Bauer giovani  con il suo libro di esordio Che vergogna e, dalla Norvegia, Maja Lunde, con i suoi romanzi sul cambiamento climatico.

Qui i dettagli degli incontri:
 

Venerdì 5 aprile ore 21.00 – T Fondaco dei Tedeschi

Paulina Flores
presenta Che vergogna
in conversazione con Igiaba Scego

 

 
«Paulina Flores, nel solco di Raymond Carver, ci mostra cosa sono fallimento e sconfitta, cos’è la solitudine e cosa marchia la sua generazione. In questa raccolta ci sono nove storie magistrali, e quando finirete di leggere ne vorrete ancora».
Luis Sepúlveda
 
Paulina Flores racconta di ragazzi scappati di casa, di adolescenti invaghite e di amori sbagliati, di genitori disperati o impotenti, di giovani che lavorano nelle biblioteche o nei fast-food e ricordano il giorno in cui hanno perso per sempre l’innocenza. Ogni racconto di Paulina Flores è un romanzo di formazione in miniatura. Storie universali e allo stesso tempo quotidiane, che tracciano una radiografia precisa e implacabile del Cile di oggi, urbano ma non solo. Perfettamente calata nella contemporaneità, generosa di riferimenti alla cultura pop, con uno stile nitido, la sua visione spoglia e una travolgente sincerità, Paulina Flores crea personaggi estremamente vivi e vicini, che ci sembra di conoscere da sempre, che s’infilano sottopelle e accompagnano il lettore a lungo, in un misto di crudezza e tenerezza, trasparenza e densità.
 
Paulina Flores(1988) è cresciuta in un rione a nord di Santiago. Ha esordito con la raccolta di racconti Che vergogna, più volte ristampata, acclamata da pubblico e critica e segnalata tra i dieci migliori libri dell’anno per El Pais. Insegna in un liceo di Santiago.
 
 

Sabato 6 aprile ore 14.00 – Open Space, Chiesa di San Lorenzo
Maja Lunde
presenta La storia delle api e La storia dell'acqua
in conversazione con Sara Culeddu e Boris Ondreicka

 
Maja Lunde, caso editoriale che dalla Norvegia ha conquistato ben 32 Paesi, vincitrice del Premio dei Librai norvegesi, presenta i primi due romanzi del suo quartetto sul clima: La storia delle api, il racconto delle vite di un biologo inglese dell’Ottocento, di un apicoltore dell’Ohio alle prese con la misteriosa moria del 2007, e di una giovane madre che, in un futuro non molto lontano, è costretta a dedicarsi all’impollinazione manuale in una Cina dove le api e i colori sono ormai scomparsi; e La storia dell’acqua, la storia struggente di un giovane papà e di sua figlia in un mondo in cui cominciano a scarseggiare le risorse idriche, un mondo senz’acqua in cui i profughi, tra meno di venticinque anni, siamo noi, gli europei.
 
 
Maja Lunde(1975) vive a Oslo col marito e i loro tre figli. Scrittrice e sceneggiatrice per la tv, dopo numerosi libri per ragazzi si è affermata internazionalmente con il suo primo romanzo, La storia delle api (Marsilio, 2017) pubblicato in 32 paesi. Rimasto per mesi ai vertici delle classifiche, non solo in Norvegia, La storia delle api ha vinto, primo esordio nella storia del premio, il riconoscimento letterario più ambito in Norvegia, quello dei librai. La storia dell’acqua è il secondo libro nella prevista quadrilogia sul clima.